
Acido Urico e Iperuricemia

Si definisce iperuricemia la condizione in cui i livelli di acido urico sono >7mg/dl per l’uomo e > 6,5 mg/dl per la donna. La più frequente complicanza dell’iperuricemia è l’artrite gottosa. Altre possibili conseguenze sono le disfunzioni renali: nefrolitiasi, nefropatia da urati, nefropatia da acido urico.
Negli ultimi anni, è stata confermata l’associazione causale tra iperuricemia cronica e complicanze cardiovascolari, renali e metaboliche (ipertensione, insufficienza renale, dislipidemie, diabete).
Il ruolo di Acqua Fiuggi nell’iperuricemia
Il trattamento a lungo termine dell’iperuricemia è concentrato sulla riduzione dei livelli di acido urico, con l’obiettivo di portarlo e mantenerlo a valori < 6mg/dl.
In un regime alimentare adeguato, Acqua Fiuggi può aggiungere alla terapia farmacologica delle proprietà che agiscono sulle manifestazioni renali ed articolari dell’iperuricemia, quali:
- aumentata clearence dell’acido urico
- ostacolo alla fissazione dell’acido urico nei tessuti
- azione dissolvente e ossidativa sull’acido urico
- aumentata eliminazione dei corpi purinici
- aumento dell’attività xantino-ossidasi
- regolazione del metabolismo dell’acido urico
Conclusioni
Gli autori concludono che bere Acqua Fiuggi può essere utile, in aggiunta alla terapia medica, per la gestione della calcolosi renale in questa tipologia di pazienti.